Affacciata sul Mar Tirreno, nella parte occidentale del promontorio del Poro ed al centro della Costa degli Dei, il suo centro storico è situato su una ripida rupe alta all'incirca 60 metri a strapiombo sul mare.
Noto centro turistico e balneare, fa parte del circuito de I borghi più belli d'Italia e per la qualità delle sue acque ha ottenuto il riconoscimento di bandiera blu da parte della Foundation for Environmental Education.
Territorio
La sua morfologia si divide in due parti: la parte superiore, dove si trova la popolazione e dove si svolge la vita quotidiana del paese, e una parte inferiore (chiamata "Marina"), che si trova a ridosso del mare e del porto di Tropea.
Tra le altre zone periferiche, vi sono la località "Carmine" e la località "Campo" (divisa a sua volta in "Campo di sopra", prevalentemente occupato da orti e campagne con qualche zona residenziale, e "Campo di Sotto", dove hanno sede la locale caserma dei carabinieri e l'ospedale).
La città, nella parte superiore, si presenta costruita su una roccia a picco sul mare, con un'altezza s.l.m. che varia tra circa 50 metri nel punto più basso e 61 metri nel punto più alto.
L'abitato storico era un tempo cinto di mura e incastellato su un lato; vi si poteva accedere solo attraverso delle porte provviste di sistemi di difesa. Con una superficie territoriale di 3,66 km², Tropea è il secondo comune meno esteso della Calabria, preceduto da Piane Crati.
Storia
La leggenda vuole il fondatore sia stato Ercole quando, di ritorno dalle Colonne d'Ercole (attuale Gibilterra), si fermò sulle coste del Sud Italia.
Nelle zone limitrofe sono state rinvenute tombe di origine magno-greca.
La storia di Tropea inizia in epoca romana, quando lungo la costa Sesto Pompeo sconfisse Cesare Ottaviano. A sud di Tropea i romani avevano costruito un porto commerciale, vicino all'attuale Santa Domenica, a Formicoli (toponimo derivato da una corruzione di Foro di Ercole), di cui parlano Plinio e Strabone.
Per la sua caratteristica posizione di terrazzo sul mare, Tropea ebbe un ruolo importante, sia in epoca romana (attestato dalla cava di granito che sorge a circa 2 km dall'abitato, nell'attuale comune di Parghelia) sia in epoca bizantina; molti sono i resti lasciati dal bizantini, come la chiesa sul promontorio o le mura cittadine (chiamate appunto "mura di Belisario").
Dopo un lungo assedio, la città fu strappata ai bizantini dai pirati arabi, per poi essere riconquistata dai Normanni, sotto i quali prosperò.
Tropea continuò a prosperare anche sotto il dominio degli Aragonesi.