Giornata Internazionale Contro La Violenza Sulle Donne
Tropea 25 Novembre 203, ore 10.00, Palazzo santa Chiara
La celebrazione del 25 Novembre, Giornata Internazionale Contro La Violenza Sulle Donne, si svolgerà a Palazzo Santa Chiara, a partire dalle ore 10,00, e sarà dedicata soprattutto agli studenti della terza annualità dei vari indirizzi di studio dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Tropea diretto dal Prof. Nicolantonio Cutuli.
Cento sedicenni, coi loro docenti, assieme ai rappresentanti di tutte le attività produttive e culturali tropeane, saranno i protagonisti di una mattinata speciale che li vedrà confrontarsi tra loro e con adulti autorevoli in funzione di relatori quali S.E. il Vescovo, mons. Attilio Nostro, l’avvocata Luigia Barone, di Co.Me.Te, l’Associazione Nazionale di Mediatori Familiari, e la psicologa e dirigente scolastica Beatrice Lento, presidente di sos KORAI ODV. Ad organizzare l’evento quest’ultima, l’Organizzazione Di Volontariato per i diritti della donna, attiva dal 2017, che ogni anno dedica particolare attenzione alla ricorrenza. Ad arricchire l’incontro anche la pittura con l’inaugurazione della mostra d’arte moderna, L’era del Grande Pesce, di Elena Semina, che vuole rendere omaggio alla lotta contro la violenza sulla donna, a cura dell’editore, scrittore e progettista culturale Emanuele Bertucci.
Il fenomeno, presente a tutte le latitudini, che non si esprime solo con le forme estreme del femminicidio e dello stupro, è di una gravità e attualità terribili perché scaturisce dalla subcultura patriarcale ancora molto forte che continua ad essere trasmessa alle giovani generazioni, spesso inconsapevolmente ed anche dalle stesse donne, attraverso i processi di socializzazione, sia nell’ambito familiare che in quello del gruppo sociale, quindi amicizie e agenzie formative varie come la scuola, la chiesa, le realtà sportive, associative, ludiche.
La gelosia, per esempio, ancor oggi, troppo frequentemente, viene vista come segno di un grande amore, quindi la si ritiene lecita, mentre in realtà é una forma di possesso che riduce il partner ad oggetto: io ti uccido perché tu sei una cosa mia!
In Italia una donna su tre ha subito una forma di violenza almeno una volta nella vita, non solo violenza fisica ma anche psicologica in forma di svalutazione, controllo, isolamento, intimidazione, privazione o limitazione dell’accesso a risorse economiche e il recente episodio che ha registrato l’uccisione della giovane Giulia per mano del ex fidanzato conferma l’urgenza di un impegno congiunto sul piano educativo volto ad annientare il patriarcato.
A patrocinare l’iniziativa il Comune di Tropea che ha sempre affiancato sos KORAI ODV sul piano della Parità di Genere e della lotta alla violenza contro la donna con iniziative concrete: qualche anno fa la panchina rossa e, di recente, il progetto della Casa per le donne vittime con i propri bambini attraverso la ristrutturazione di un appartamento confiscato alla mafia.
Ricordiamo che il numero verde antiviolenza, a cui rivolgersi senza esitazioni in caso di bisogno, è il 1522.