Buon 2023

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02/01/2023

Buon 2023 a Lei mons. Attilio Nostro, Vescovo illuminato, a Sua Eccellenza mons. Enrico dal Covolo, Vescovo di Eraclea, nostro illustre ospite, a Voi cari Sacerdoti, ai fedeli presenti e all’amata comunità di Tropea che ho l’onore di guidare come Sindaco. 

Il nuovo anno ha preso il suo corso ormai da diverse ore, l’abbiamo atteso nella festa delle famiglie e degli amici riuniti attorno al cibo simbolo d’amore.

Tante le emozioni che ci hanno accompagnato e ancora sono vivide: la nostalgia di eventi passati e di persone care che non possono ritornare, assieme alla speranza racchiusa nelle aspettative, nei desideri, nei sogni e negli impegni che ci attendono.

A inizio d’anno l’incognita del domani ci intimorisce ma la bellezza del vivere ci colma dell’entusiasmo che diventa l’energia necessaria ad andare avanti con animo intrepido. 

Gli anni appena trascorsi sono stati complicati e, in alcuni momenti, drammatici ma ci hanno insegnato tanto: hanno mostrato la fragilità umana e anche la nostra forza che sta nella fratellanza, perché ogni essere ha bisogno dell’altro e nessuno può salvarsi da solo: un cerchio unisce i viventi e il benessere é vero solo se è per tutti.

Gli egoismi, le prepotenze e la sete di potere hanno prodotto squilibri e le conseguenti ingiustizie, diseguaglianze, povertà, violenze ed emarginazioni causano il grido di dolore che s’innalza da ogni parte della terra invocando responsabilità, compassione e partecipazione.

Alle sofferenze della pandemia si sommano quelle della guerra che lacera tanti paesi del mondo e non solo quello vicino a noi dell’Ucraina. La violazione clamorosa dei diritti umani, che si registra in molte parti del mondo, tocca tutti ed esige la mobilitazione collettiva per ripristinare libertà e giustizia; ecco perché Papa Francesco ci invita ad impegnarci insieme per la pace e rimarca: “Tutto si perde con la guerra! Tutto si guadagna con la pace!”.

É importante capire che guerra non sono solo i conflitti bellici ma tutto quello che provoca squilibri: sono guerra la lotta di chi non ha il lavoro, le tensioni familiari e le incomprensioni relazionali, sono guerra lo sfruttamento del pianeta, l’avidità di chi persegue il guadagno a tutti i costi e la delinquenza, sono guerra la mancanza del sapere, la sopraffazione dell’altro e lo spregio della vita ma, come evidenzia ancora il Papa, il cuore non deve cessare di sperare che: “Siano sempre più numerosi coloro che, senza far rumore, con umiltà e tenacia, si fanno giorno per giorno, artigiani di pace”.

Aiutarsi scambievolmente, cercare il dialogo, tender le mani a chi ha bisogno, accogliere chi é in difficoltà, distinguere lo sbaglio dalla persona che sbaglia rimangono essenziali così come hanno testimoniato i nostri Francesco Mottola e Irma Scrugli che hanno impreziosito Tropea con la loro concreta opera di Carità. 

Il primo giorno dell’anno, oltre a invocare la pace, affida il mondo alla cura della Madre Celeste: consegniamoci ancora una volta alla nostra Patrona, la Vergine Bruna, che a Tropea chiamiamo affettuosamente “A Nighirea nostra”, e chiediamole di supplicare il suo Divino Figliolo perché perdoni la fragilità umana e intervenga per stroncare, nel mondo intero, le forze del male che non possono e non devono avere il sopravvento.

Come Sindaco della Città rinnovo la mia promessa di impegno per l’anno appena nato perché i valori che oggi celebriamo, la Pace e la Cura, siano i cardini del mio ruolo e i riferimenti imprescindibili della comunità tropeana.

In particolare supplico la Vergine di vegliare su Tropea, la Diocesi e tutta la Calabria a che la nostra terra non sia più sottostimata ma venga riconosciuta nel suo valore e riceva, al pari delle altre regioni, le attenzioni necessarie a farle superare ogni ostacolo materiale e morale. 

Alla nostra Patrona chiedo, con tutto il mio cuore, di far crescere in ogni mio concittadino la coscienziosità verso il proprio, meraviglioso luogo di vita: Tropea é un dono splendido del Signore ed ogni Tropeano deve sentirsi coinvolto, in prima persona, nella sua tutela e nella sua valorizzazione; é una responsabilità individuale che non può essere delegata ad altri, meno che mai ad un unico soggetto, ognuno deve sentirsi in gioco e fare la propria parte tenendo presente che tutto passa, che il futuro presenta insidie, che il successo conquistato va mantenuto, che la presenza di una guida attenta e sincera non è garantita all’infinito e che ciascun Tropeano dev’essere sentinella del progetto comune di crescita condivisa.

A Te, Madonna bella di Romania, affido le famiglie tropeane, i nostri giovani, chi é ammalato, chi è solo, chi soffre umiliazioni, chi è tormentato nel cuore, chi vuole lasciarsi alle spalle il male, chi non ha il lavoro, chi si sente escluso, chi ci protegge, chi svolge compiti educativi e funzioni per il bene comune.

A Te affido l’Amministrazione Comunale e il mio compito di Sindaco: indicami la strada, alimenta la mia passione, confortami nei momenti di incertezza, rafforza le mie energie e donami lungimiranza a che Tropea possa continuare a crescere seguendo i tanti esempi di valore che hanno fatto la sua storia e divenga, sempre più, un luogo magico, in armonia con la natura e con la legge dell’Amore indicataci dal tuo Figlio Divino. 

Grazie Mamma Santa di Romania! 

Che il 2023 sia generoso di gioia per tutti! 

 

Tropea 1 Gennaio 2023

Giovanni Macrì Sindaco 

 

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