Albino Lorenzo: la fortuna di avere un proprio mondo!

Diciassette anni fa, il 27 dicembre 2005, Tropea perdeva uno tra i suoi figli più illustri: il grande Albino Lorenzo, non ci fu tropeano che non condivise l’estremo saluto stringendosi alla sua devota sposa, Donna Gina Capua, e ai suoi diciotto figli. 
L’ultimo Patriarca di Tropea lasciava un vuoto immenso, la comunità perdeva un cittadino esemplare, un compagno e un amico sempre pronto al servizio  e il mondo intero restava orfano di un artista eccezionale che aveva immortalato nei suoi capolavori l’universo dei contadini e delle loro tradizioni accanto alla trasgressione degli oggetti di plastica in mano alle massaie e della masonite, come base dei suoi capolavori, quale denuncia del divario tra il nord e il sud del Paese. 
Il “Poeta della terra”, ammirato in tutto il mondo, che espone nelle gallerie più prestigiose  a Nizza, Parigi, Bruxelles, New York , Tokyo...che riceve premi e riconoscimenti prestigiosi continua a mantenersi schivo, modesto e soprattutto legato alla sua adorata Tropea anche a costo di ostacolare il successo. 
Ma l’Arte autentica non ha bisogno di agevolazioni e Albino é riconosciuto nella sua grandezza dai più famosi critici come Calvesi, Cascella, Strinati, Sassoli e tanti, tanti altri.
Il “post-impressionismo sui generis” di Albino colpisce gli esperti e il “ Custode fedele dei contadini del sud” conquista tutti con l’autenticità della sua ispirazione che esprime lo stato d’animo di una creatura sensibilissima, pura e profondamente innamorata della sua terra.
Tropea, nell’anniversario della sua fine terrena, gli rende omaggio, esprime l’impegno a trasmetterne degnamente la memoria e ricorda l’amore da lui ricevuto con alcune sue bellissime parole:” É qui che sono nato ed é qui che intendo restare. Ho imparato che il successo prima o poi passa, e quel poco che ti resta sul serio é il tuo mondo, se hai la fortuna di avere un tuo mondo”.

Giovanni Macrì Sindaco di Tropea